Allo psicologo si rivolgono persone che sperimentano una qualche forma di difficoltà. Se dovessimo considerare pazza una persona che non riesce a reagire di fronte alla perdita del coniuge oppure una che soffre di attacchi di panico oppure una coppia che vuole lavorare sul loro stare insieme allora saremo tutti pazzi.

Alcune delle risposte più comuni possono essere riassunte in:

• Lo psicologo serve per sfogarsi
• Il compito dello psicologo è quello di aiutarti a risolvere i tuoi problemi
• Lo psicologo funziona solo se ci credi
• Se proprio ci devi andare vai da “uno bravo”

Oggi voglio smontare una ad una queste credenze errate:

Perché mai dovrei investire in un percorso di psicoterapia se ciò vuol dire solo “sfogarmi”?
Posso pagare la stessa somma e andare dal parrucchiere o al bar e ottenere lo stesso risultato.

Se il compito dello psicologo è quello di “risolvere i miei problemi”, prima di cercarlo devo ammettere che “non ce la faccio per conto mio e quindi ho bisogno di una mano”. È importante non arrivare al primo incontro con l’aspettativa irrealistica del “lui risolverà tutti i miei problemi subito”. Lo psicologo non è un mago!

Lo psicologo funziona solo se ci credi. Quindi i benefici della psicologia sono un esercizio di fede? E per ottenerli devo essere suggestionabile?
Non so come la vedi tu, ma poche delle persone che conosco sarebbero disposte a definirsi in questo modo.

Se proprio ci devi andare vai da “uno bravo” Che cosa vuol dire? Lo psicologo ti deve leggere nel pensiero? Devi già conoscerlo? Deve essere stato raccomandato da una persona di fiducia? Quanti dei tuoi conoscenti hanno avuto il coraggio di cercare aiuto? O di ammetterlo? E se l’hanno fatto, qual è la loro capacità di valutazione dell'operato di quel professionista?

Le persone che si rivolgono allo psicologo spesso si aspettano che il professionista fornisca consigli, suggerimenti, da poter utilizzare subito e che siano immediatamente risolutivi della problematica portata. Aspettativa quasi sempre irrealistica! Il professionista aiuta la persona a cambiare occhiali con cui guarda la sua situazione; ritengo infatti la persona stessa il massimo esperto del suo problema, in quanto lo vive sulla sua pelle e ne sperimenta le conseguenze.

Non c’è una scaletta predefinita, un professionista competente sa come cercare le informazioni utili per aiutarvi. Nella mia pratica clinica ad esempio utilizzo spesso il dialogo strategico, una metodologia che consiste in una successione di domande e parafrasi che permettono alla persona di sperimentare da subito un cambiamento di prospettiva.

Tendenzialmente i colloqui durano dai 50 minuti a un’ora (nelle coppie anche un'ora e mezza), ma, se ritengo che il lavoro con la persona sia stato già sufficientemente proficuo in un tempo inferiore o che sia necessario un tempo superiore per delineare meglio certi argomenti o raggiungere determinati punti chiave, la durata può variare.

Il primo incontro non è gratuito e non è vincolante, è una conversazione che serve per esplorare la situazione e per concordare, eventualmente, tempi e modalità di un possibile percorso comune.

La tariffa è 65 per i colloqui individuali e 85 per la coppia detraibili ai fini fiscali come spesa sanitaria. Sono previsti sconti in caso di studenti o di situazioni economiche svantaggiate che saranno valutati al momento del primo incontro. Il rapporto tra la professionista e il suo interlocutore è impostato sulla fiducia e ciò che emerge durante gli incontri è strettamente confidenziale, nel rispetto della privacy.

Non c’è una scaletta predefinita, un professionista competente sa come cercare le informazioni utili per aiutarvi. Nella mia pratica clinica ad esempio utilizzo spesso il dialogo strategico, una metodologia che consiste in una successione di domande e parafrasi che permettono alla persona di sperimentare da subito un cambiamento di prospettiva.

Contattandomi telefonicamente o via mail potremo fissare un incontro che si svolgerà presso lo studio privato scelto, nell’orario concordato. È possibile la prenotazione anche attraverso il sito Miodottore, dottori.it, Facebook e Instagram.

Sfatiamo un mito: il percorso psicologico non è per forza un percorso lungo. Anzi, molti approcci, tra cui il mio, prevedono tempi relativamente brevi.

Tuttavia non è possibile stabilire a priori il numero di sedute che serviranno per raggiungere gli obiettivi prefissati.
L'approccio che seguo è focalizzato sul problema e sul disagio, quindi può condurre alla risoluzione delle difficoltà in tempi variabili che possono andare, a seconda dei casi, da pochi incontri ad una durata complessiva di alcuni mesi

Spesso chiedo alla persona di fare delle cose a casa tra un incontro e l’altro. Questa è una metodologia consolidata che può avere scopi differenti, dall’introdurre piccoli cambiamenti nella vita quotidiana al raccogliere informazioni nel contesto problematico che la persona non pensa siano rilevanti per la terapia.

Innanzitutto il professionista è tenuto a farvi firmare una dichiarazione di consenso alla psicoterapia e autorizzazione al trattamento dei dati sia generici sia sensibili, rispettando in questo modo la normativa sulla Privacy.

Un altro obbligo consiste nel rilascio di documentazione fiscale del pagamento (fattura/ricevuta): non tutti sanno che la psicoterapia è una spesa sanitaria, così come tutte le altre spese di tipo medico, pertanto è detraibile dalle imposte.

Un altro obbligo dello psicologo psicoterapeuta consiste nel rispetto del Segreto Professionale e di tutte le norme deontologiche descritte nel Codice Deontologico degli Psicologi, pena sanzione disciplinare.

Molti considerano la terapia come l’ultima spiaggia: se dovesse fallire anche questo tentativo, vissuto come “estremo”, avrebbero la conferma di essere destinati a soffrire per il resto della loro vita.
La terapia potrebbe non funzionare per tanti motivi:

• la metodologia utilizzata, il mio approccio non è per tutti, alcuni hanno la necessità di indagare le cause del loro problema e io non sono la terapeuta adatta a loro.
• la voglia di affrontare le situazioni. Sappiamo per esperienza che si ripresentano puntualmente a reclamare il conto. Possiamo Continuare a soffrire o regalarci una nuova possibilità. A noi la scelta.
• il contesto che a volte sabota il successo terapeutico
• la fretta: l'atteggiamento del voler tutto e subito non aiuta il cambiamento che va prima sperimentato e poi consolidato