Insonnia

Insonnia

"... E quando arriva la notte e resto sola con me, la testa parte
e va in giro in cerca dei suoi perché..."
La notte - Arisa



Sei una di quelle persone che col calare della sera comincia ad avvertire una tensione di fondo, all’idea di doversi coricare, consapevole della lunga e tormentata notte davanti a te? Senti che, una volta pronto per dormire, il cervello si “accende” anziché spegnersi, i pensieri si affollano, i muscoli si tendono anziché rilassarsi, si entra in uno stato di agitazione psico-fisica in cui ogni tentativo fatto per potersi lasciare andare e dormire si trasforma in una ulteriore causa di tensione? Sai già che dovrai alzarti senza esserti riposato e la tua giornata sarà lunga e faticosa? ricorri a farmaci specifici per dormire? Sei una persona che si sveglia nel mezzo della notte incapace poi di riaddormentarsi? hai sperimentato le regole di quella che viene definita “igiene del sonno" ( ad esempio non bere caffè dopo un certo orario ecc.) e non hai ottenuto risultati?

Non sei solo, infatti, L’insonnia è un disturbo del sonno piuttosto comune, caratterizzato dall’impossibilità di dormire durante la notte per un numero sufficiente di ore.
Per intervenire in maniera rapida ed efficace sull’insonnia è importante comprendere come si alimenta il circolo vizioso che determina la persistenza di questo problema.
L’insonnia può essere l’effetto di disturbi fisici, essere legata all’assunzione di farmaci o di alcol, essere prodotta da fattori ambientali sfavorevoli o da cambiamenti recenti.
Tra i fattori psicologici che determinano l’insonnia si evidenziano difficoltà emotive-psicologiche, ansia, stress, depressione, la presenza di pensieri persistenti e ossessivi che si installano nella mente, riguardanti per esempio preoccupazioni personali.

La persona che fa fatica ad addormentarsi generalmente inizia a rigirarsi nel letto, a controllare ripetutamente la sveglia o il cellulare innervosendosi sempre di più per il tempo che passa. Può cominciare a contare le ore che mancano al “risveglio”, disperandosi mentre pensa a come sarà stanca, affaticata ed irritabile il giorno seguente. Può inoltre ripetersi “Devo dormire, devo dormire, devo dormire…”, come se l’addormentamento potesse essere raggiunto attraverso uno sforzo di volontà. Il tentativo di voler provocare volontariamente ciò che può sopravvenire solo in maniera spontanea, rende paradossalmente la persona ancora più sveglia.
Sempre in quest’ottica, chi soffre di insonnia può iniziare a modificare la sua alimentazione, a cambiare l’orario in cui andare a dormire, ad assumere sonniferi, può adottare quindi delle misure che acutizzano il problema.

Dormire bene è estremamente importante per il nostro benessere.

Ti suggerisco quindi un ESPERIMENTO:
Se dopo esserti coricato non riesci ad addormentarti, alzati e vai in un’altra stanza della casa, dove farai qualcosa di estremamente noioso (ad esempio stirare o leggere una rivista poco interessante). Quando ti sentirai nuovamente stanco, torna a sdraiarti. Se non riesci ad addormentarti nel giro di 20 minuti circa (mi raccomando, evita di guardare la sveglia!), esci nuovamente dal letto e fai di nuovo un’attività noiosa. Quando arriverà la stanchezza, torna a letto, e così via… per tutto il tempo necessario. Si tratta di una “tortura” terapeutica che ti invito a provare per qualche giorno… i suoi effetti potrebbero stupirti!

E se hai affrontato questa problematica, mi farebbe piacere se tu avessi voglia di condividerlo: la tua esperienza può essere d’aiuto per molte persone. Lascia un commento nella mia Pagina Facebook

“Il sonno è una divinità capricciosa e proprio quando lo si invoca, si fa aspettare”..

Alexandre Dumas ( scrittore)

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