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QUANDO L'AMORE DIVENTA UN PROBLEMA

PROBLEMI DI COPPIA - 22/11/2019

“L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i compagni di viaggio e la strada.”


“Quello che comunemente noi chiamiamo amore forse non è altro che un paradosso, un’illusione, qualche cosa di cui tutti hanno sempre scritto senza veramente mai sapere come fosse fatto…” Inizia così una canzone di Max Pezzali che prova a definire ciò che hanno provato in tanti, ma senza un risultato efficace, a definire cioè quel complesso sentimento qual è l’amore.


Nella mia pratica clinica ho sempre pensato avrei affrontato depressione, ansia, dipendenze, attacchi di panico, mentre sempre più spesso mi trovo davanti a me donne e uomini “disperati per amore”; alcuni per un amore finito, altri per un amore che sta iniziando, altri ancora per aver tradito l’amore, altri perché per amore dei figli si sono trovati a dire dei no che hanno fatto male ecc.

Quello che potrebbe essere definito come “Mal d’Amore” sembra essere un problema che accomuna tutte le persone, tutte prima o poi sembrano aver avuto il “piacere di soffrire” per Amore. Alcuni hanno affrontato e superato il dolore, altri, invece, sembrano proprio non riuscirne, rivolgendosi ad un esperto, in modo da “non stare più così male”. Le richieste che le persone che soffrono per amore fanno, possono essere, infatti, riassunte in una sola che le accomuna tutte: “non voglio più soffrire” ed anche “non voglio che l’altro soffra”.


L’amore è un processo continuo, di conquista, seduzione, scoperta e riconoscimento dell’altro. Non esistono regole universali ma solo regole stabilite nella coppia e negoziate dalla coppia, per una necessità di ricerca omeostatica di equilibrio.  

A volte questo equilibrio è in pericolo e la coppia, o uno dei membri della coppia, soffre per quello che tanti chiamano “Mal d’amore”.  Il soffrire per amore sembra essere un problema inevitabile nella vita dei più, se non il Problema per eccellenza! Si può soffrire per un amore insoddisfatto, finito, immaginato; alcuni hanno superato il proprio dolore, altri ne portano dietro le ferite, altri lo vivono come un qualcosa da cui guardarsi, altri lo inseguono. Spesso la sofferenza per amore diviene difficoltà o problema, vissuto come impedente, tanto da condizionare il fluire della quotidianità. L’amore diventa un problema per presenza o per assenza, per illusione o per delusione, in relazioni che non funzionano più o che sono finite, oppure in quelle che devono ancora cominciare, in quelle funzionanti o addirittura in quelle che sono solo fantasticate. 

Gli ingredienti che contribuiscono alla sofferenza del “Mal d’amore” potrebbero essere: il desiderio, il senso di impotenza, la frustrazione, la delusione, la rabbia, il dolore. Correlato alla sofferenza spesso è presente il costrutto teorico di “come dovrebbe essere” la relazione ovvero la percezione personale del vissuto amoroso. Tutti gli individui sembrano essere portatori di un autoinganno, che prende forma a partire dai bisogni e dalle sensazioni, ma si alimenta di credenze individualmente e culturalmente determinate, che finiscono per influenzare non poco la soggettività dell’esperienza amorosa. La propensione a considerare spontanei il sentimento amoroso e i comportamenti a esso connessi rende le persone poco attenti alle distinzioni e inclini a considerare ovvi e naturali comportamenti e sentimenti che non sono né naturali né ovvi, ma sono piuttosto il prodotto dell’educazione, dei condizionamenti culturali, storici e sociali, fatta salva tuttavia l’importanza del motore biologico. L’imperativo biologico, sebbene universalmente condiviso, si esprime però in maniera diversa in culture diverse: tutti amano, ma come si ama o si crede di amare è un’altra cosa; ci sono sempre due protagonisti ma la trama del film si dipana in modo diverso.


Per approfondimenti:

Psicopatologia della vita amorosa





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