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HAI PAURA DI ESSERE CONTAGIATO?

IPOCONDRIA - 06/03/2020

“il buon senso se ne stava nascosto per paura del senso comune”.

La categoria maggiormente a rischio contagio è senza dubbio quella degli anziani, che oltre ad un rischio fisico, vivono con maggior timore un eventuale contagio perché spesso sono soli e abbandonati. Seguono le persone che solitamente sperimentano o hanno sperimentato stati di agitazione/ansia o panico perché i sintomi possono riacutizzarsi, comportando, paradossalmente un abbassamento fisiologico delle difese immunitarie.

I ragazzi, invece, potrebbero non percepire l’effettiva pericolosità della diffusione del virus e vivere le limitazioni come frustranti e fastidiose ed esporsi volontariamente ad un più alto rischio di contagio. 

Quindi cosa fare per tenere a bada l’ansia da contagio?

- evitare di controllare l’ansia attraverso la ricerca spasmodica d’informazioni, perché c'è da considerare l'effetto di suggestione di massa; si entra in risonanza emotiva con la paura dell'altro. Farsi prendere dal contagio collettivo del panico ci porta a ignorare i dati oggettivi e la nostra capacità di giudizio può affievolirsi. Pur di fare qualcosa, spesso si finisce per fare delle cose sbagliate e a ignorare azioni protettive semplici, apparentemente banali ma molto efficaci.

- Usare e diffondere fonti informative affidabili E’ bene attenersi a quanto conosciuto e documentabile. Quindi: basarsi SOLO su fonti informative ufficiali, aggiornate e accreditate.

- ridurre la sovraesposizione alle informazioni dei media. Questi, infatti, sono fatti per attirare l’attenzione e ci espongono per lo più a cronache allarmanti facendo crescere la sproporzione tra pericoli oggettivi e paure personali.

- proteggere anche i bambini. Se ci interrogano, daremo sempre la nostra disponibilità a parlare serenamente di quello che possono aver sentito e li spaventa correggendo un quadro statisticamente infondato. E’ meglio non esporli alle informazioni allarmistiche di cui sopra.

- ricordare di cercare di mantenere la calma. Ansia e panico non aiutano nella gestione dell’emergenza. se si ha paura, sarebbe meglio adottare una sorta di rituale monastico, evitando di parlare e di sfogarsi. Infatti, più parlo della paura più la metto al centro, a livello percettivo, della mia attenzione

- essere consapevoli che avere delle preoccupazioni per la nostra salute è normale, purché non diventino eccessive. Le nostre percezioni sono influenzate anche dal nostro comportamento. Se mi comporto come se la catastrofe fosse imminente, questo determina la mia percezione. Ciò non significa che non serva prevenire, ma solo che non bisogna adottare comportamenti patologici, come prendere d'assalto i supermercati o le farmacie ;

- sforzarsi di mantenere un atteggiamento psicologico positivo che possa aiutare noi stessi e chi ci è intorno. Nei momenti di massima tensione è importante tentare di distrarsi con lavori manuali che distraggano dalla paura e facciano concentrare su altro: preparare una torta, riordinare quella cassettiera che rimandiamo da anni, accendere la radio, guardare un film. Utile è anche muoversi: camminare, fare yoga, la cyclette, il tapis roulant, attivano gli ormoni del benessere e abbassano il cortisolo, ormone dello stress... Importante è non tenere la televisione accesa tutto il giorno sulle notizie e utilizzare la tecnologia per non sentirsi isolati: Skype, whatsapp, le videochiamate, le chat con gli amici sono un ottimo strumento di socializzazione soprattutto in questa situazione.

- attenersi alle indicazioni date dal Ministero della Salute:

Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. 

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. 

Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi, fino ai polsi. Se acqua e sapone non sono a portata di mano, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. 

Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate. 

Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci; usa fazzoletti monouso. 

Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate. 

Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. 

Contatta il numero verde 1500 se sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni e hai febbre o tosse. 

Se stai male e hai sintomi compatibili con il Coronavirus, contatta telefonicamente il tuo medico di base o il 118, senza recarti direttamente in ambulatorio o in Pronto Soccorso (per ridurre eventuali rischi di contagio a terzi o al personale sanitario). 

Rispetta rigorosamente solo i provvedimenti e indicazioni ufficiali delle Autorità di Sanità Pubblica: sono una tutela preziosa per te e per tutti.


Se pensi che la tua paura ed ansia siano eccessive e ti creano disagio non avere timore di parlarne e di chiedere aiuto ad un professionista. Gli Psicologi conoscono questi problemi e possono aiutarti in modo competente. Tutti possiamo avere necessità, in certi momenti o situazioni, di un confronto, una consulenza, un sostegno, anche solo per avere le idee più chiare su ciò che proviamo e gestire meglio le nostre emozioni, e questo non ci deve far sentire “deboli”. Non è debole chi chiede aiuto per aumentare le proprie risorse e quelle dei suoi cari.




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