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LA MASCHERINA CI "MASCHERA"

DISTURBI D' ANSIA - 19/04/2020

"Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero”.

La mascherina sembra aver anche funzioni psicologiche oltre che le sue funzioni principali di protezione .  

La mascherina “ci maschera”, ovvero nasconde il nostro volto e nel fare ciò, da un lato nasconde le nostre emozioni, le nostre paure, dall'altro lato ci preclude la possibilità di percepire le emozioni degli altri. In un certo senso, ci protegge estraniandoci dagli altri. Così facendo la mascherina rende anche la nostra voce e il nostro sguardo molto più saliente, perché è solo attraverso essi che possiamo esprimere le nostre emozioni, la nostra umanità. 

Fisicamente e psicologicamente, il potere attuale della mascherina risiede nel suo fornirci una protezione dal mondo esterno, distanziandoci da esso.  Analogamente, dal punto di vista comunicativo porci agli altri come esseri dotati di mascherina funge anche da reminder del fatto che devono stare a distanza di sicurezza.

In breve tempo inoltre la mascherina è  diventata in un certo senso parte di noi, qualcosa che non vediamo più direttamente ma attraverso cui leggiamo il mondo, senza accorgercene. Una simile abitudine alla mascherina, il suo tendere a diventare una parte di noi e della nostra corporeità nella vita quotidiana, rischia di attenuare la sua funzione distanziatrice, portandoci inconsciamente ad agire in modo troppo disinvolto. La protezione percepita talvolta può quindi  rivoltarsi contro di noi: è possibile che l'uso delle mascherine possa addirittura aumentare il rischio di infezione a causa di un falso senso di sicurezza e di un maggiore contatto tra mani, bocca e occhi.

 




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