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DA QUALE PSICOTERAPEUTA POSSO ANDARE? (Parte 2)

GENERALE - 31/05/2020

"La terapia non dovrebbe essere guidata dalla teoria, ma dalla relazione.”

Lo psicoterapeuta diventa tale dopo aver conseguito una specializzazione quadriennale  in uno dei differenti orientamenti psicoterapici, alcuni li ho citati in un vecchio articolo (VEDERE ARTICOLO).  Il panorama degli approcci psicoterapeutici presenti oggigiorno è particolarmente variegato; l’obiettivo è lo stesso per tutti: migliorare lo stato di benessere e aiutare le persone a realizzare il proprio potenziale! Per raggiungerlo, si parte però da punti di vista diversi, da presupposti filosofici, teorici e metodologici differenti.

I diversi approcci teorici, e di conseguenza i diversi tipi di psicoterapia, danno importanza a una o più delle dimensioni dell’esperienza umana: fisica (fisiologia del corpo umano, sensazioni e percezioni), emotiva (emozioni, sentimenti, umore), cognitiva (pensieri, immagini e convinzioni), comportamentale (azioni), interpersonale (relazioni con gli altri) e spirituale (questioni esistenziali della vita).

La scelta di un tipo specifico di orientamento psicoterapico dipende dalle attitudini e dalle caratteristiche personali e professionali del terapeuta, che specializzandosi in un determinato approccio perfeziona e valorizza le proprie predisposizioni alla luce di principi teorici e strumenti metodologici che sente più affini.

Spesso gli psicoterapeuti nel corso della loro vita professionale, arricchiscono la loro formazione con corsi di aggiornamento su evoluzioni teoriche o metodologiche, sia del loro approccio di riferimento sia di altri modelli psicoterapici; questo al fine  di sviluppare un bagaglio di conoscenze e di strumenti, da applicare durante la sua pratica clinica, utili in specifiche situazioni (ad esempio la sottoscritta ha approfondito la terapia strategica per il trattamento dei disturbi d’ansia, la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia, la mindfulness per il dimagrimento e rimodellamento psiconutrizionale…)

Più conoscenze e strumenti tecnici lo psicoterapeuta possiede, più il suo lavoro acquisisce qualità ed efficacia. QuestI  “strumenti” terapeutici richiedono un uso corretto: tutti gli strumenti tecnici e tutti i modelli operativi devono essere usati nella specifica “situazione” e con la specifica “persona”, analizzando quale intervento, anziché altri, può risultare più idoneo ed efficace.

Il problema non è quindi “quale modello è più efficace in generale” ma “quale modello e quale psicoterapia, per un certo problema, in una certa specifica situazione, e per una determinata persona possono funzionare ed avere maggiore efficacia degli altri”

Il terapeuta, infatti, a volte può consigliare l’intervento “parallelo” di un collega specializzato, ad esempio in sessuologia, qualora non avendo tale formazione trovi necessario anche un trattamento sessuologico per quella singola persona o per la coppia. In altre circostanze lo psicoterapeuta può non iniziare oppure interrompere un percorso ed inviare ad un altro collega, con un tipo di specializzazione maggiormente idonea a quel tipo di problematica.

Il terapeuta, come precedentemente affermato, ha l’opportunità di formarsi secondo una teoria e metodologia affini alle sue inclinazioni, attitudini e stile personale e professionale; il cliente, a sua volta, ha la possibilità di scegliere attivamente e consapevolmente a quale terapeuta “affidarsi” nel costruire una relazione d’aiuto finalizzata al raggiungimento del suo benessere. Sarà, quindi, molto importante che egli senta che l’intervento terapeutico sia “cucito su misura” per lui, per le sue caratteristiche, difficoltà e problematiche, e ciò dipenderà anche dalle specifiche tecniche e metodologie di ogni particolare orientamento teorico.

Ciò vuol dire, inoltre, che la stessa persona, in momenti diversi del suo percorso psicoterapeutico, può trarre beneficio da orientamenti metodologici diversi, cioè da modelli e approcci di differenti correnti teoriche.

Il mio consiglio è invitarvi sempre a chiedere direttamente al professionista quale sia il suo approccio di riferimento nella sua pratica clinica; generalmente il terapeuta sarà ben felice di rispondere ad una persona  già in parte informata sulla pluralità dei tipi di psicoterapia e sarà felice di illustrare il suo modello di intervento.



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