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CHE COS'È LA PSICOTERAPIA INTERAZIONISTA E COME FUNZIONA

GENERALE - 14/06/2020

Finirai per trovarla la via, se prima avrai il coraggio di perderti

Il modello interazionista si ispira al presupposto che le realtà psicologiche e sociali, anche problematiche, sono costruite dalle azioni e dai procedimenti conoscitivi utilizzati per descriverle, spiegarle e interpretarle. In modo conseguente gli effetti della psicoterapia interazionista emergono dalla comunicazione e dalla relazione tra terapeuta e cliente, con un intento non di cura ma di cambiamento.

L‟intervento di psicoterapia è finalizzato a modificare le modalità con cui ogni individuo rappresenta il mondo, entra in rapporto percettivo ed emotivo con le situazioni di vita, ricostruisce l‟esperienza autobiografica e anticipa gli eventi futuri. Assume quindi un ruolo fondamentale il modo in cui le persone, in relazione tra di loro, configurano e tentano di risolvere il disagio o le loro soluzioni devianti.

L'approccio interazionista quindi considera il modo di agire, funzionale o disfunzionale che sia, come il prodotto di una costruzione attiva di significati da parte di attori in relazione tra di loro e con se stessi attraverso forme di negoziazione sociale storicamente contestualizzate.

I presupposti teorici presenti nelle tecniche di psicoterapia interazionista considerano che:

1. le persone generano attivamente l‟esperienza di cui subiscono gli effetti secondari spiacevoli, replicandola attraverso comportamenti di evitamento e di controllo;

2. le persone pensano e agiscono sulla base dei significati che attribuiscono agli eventi, pur non avendo sempre la consapevolezza di ciò che fa emergere questi significati;

3. i sistemi di rappresentazione e di costrutti che rendono problematica la valutazione di sé o di una situazione sono costruiti dalle persone attraverso l'interazione sociale e culturale, e sono comprensibili quindi solo all'interno dei contesti relazionali che li organizzano e che tendono a mantenerli;

4. le persone costruiscono l‟esperienza di sé, degli altri e del mondo, anche se considerata patologica, attraverso sistemi rappresentazionali di cui il linguaggio, l‟azione e la comunicazione sono gli elementi generativi più importanti;

5. l‟autorappresentazione biografica può essere trattata come se fosse un genere narrativo che fornisce schemi, copioni, regole e ruoli;

6. il cambiamento implica sempre trasformazioni di senso e di significato emotivamente importanti attraverso l‟azione;

7. le forme di pensiero e le azioni problematiche non sono giuste o sbagliate, sane o patologiche, ma solo tentate soluzioni con intenti adattativi dagli esiti disfunzionali.

Nel rispetto della coerenza epistemologica e teorica che caratterizza gli approcci afferenti al paradigma interazionista, la scelta clinico-metodologica fa riferimento all'impiego di tecniche costruttiviste , narrative e olistiche, strategiche (quest'ultime illustrate nello specifico in un altro articolo).

Il compito del terapeuta non è quello di valutare se e quanto le costruzioni del cliente siano giuste o sbagliate, ma in che misura siano adeguate al benessere personale e all'adattamento relazionale con il mondo.


Per ulteriori approfondimenti:

Psicologia clinica dell’interazione e Psicoterapia



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