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EMETOFOBIA: LA PAURA DI VOMITARE

DISTURBI D' ANSIA - 16/08/2020

Mi sento come se avessi vomitato il mondo e ora volessi ringoiarlo.

L’emetofobia è la paura eccessiva e ingiustificata dell’atto, o della possibilità, di vomitare. Le persone con questa fobia possono aver:

Timore di non riuscire a trovare un bagno in tempo

Timore di Vomitare all’infinito e essere incapace di fermarsi

Soffocarsi col vomito

Imbarazzarsi di fronte agli altri

Essere ricoverate in ospedale.

Tendenzialmente la persona emetofobica sperimenta una forte ansia all’idea di vomitare o veder vomitare gli altri.

Alla base di questo disturbo d’ansia c’è un problema nella sfera del controllo e la paura è scatenata dal pensiero di essere incapaci di prevedere, gestire e controllare i conati di vomito. A tutto ciò si aggiunge la preoccupazione, il pensiero che questo possa verificarsi nel corso di situazioni sociali importanti (con tutto l’imbarazzo ed il senso di vergona che consegue).

La vita degli emetofobici può essere significativamente invalidata, ad esempio a livello lavorativo, gli emetofobici  possono fare più assenze ed evitare i lavori che implichino dei viaggi, temere le riunioni ed evitare alcuni lavori di responsabilità come parlare in pubblico.

L’emetofobia influisce inoltre anche nella sfera privata ad esempio  sulla riduzione dei  viaggi di piacere, sul mangiare fuori e sulla scelta del cibo stesso, sull'eccessivo controllo della posizione dei bagni.

Le donne con fobia del vomito possono essere estremamente angosciate dal pensiero di rimanere incinta e avere le normali nausee mattutine, ed alcune potrebbero addirittura scegliere di non avere figli a causa della paura del vomito ricorrente durante la gravidanza.

Le persone che presentano i sintomi della paura di vomitare effettuano un costante monitoraggio della proprie sensazioni "gastriche" finalizzato a prevenire uno scenario considerato catastrofico e assolutamente da evitare, in questo modo si instaura tutta una serie di circoli viziosi tra l'ansia, le credenze associate al vomito e la presenza di sensazioni (nausea, mal di stomaco, "movimenti intestinali" etc.) che vengono amplificate a causa del monitoraggio producendo una  sovrastima dell’imminenza,  della gravità e dell'evento. Molte persone dicono infatti  che l’anticipazione del vomito è spesso peggiore dell’atto stesso di vomitare.

I soggetti con la fobia di vomitare di solito evitano e se sono "costrette" ad esporsi presentano marcata ansia anticipatoria e contestuale, inoltre, mettono in atto numerosi comportamenti protettivi finalizzati ad eliminare il rischio  che l'evento possa realizzarsi (ad esempio assumono farmaci, non mangiano ecc.)

I soggetti che presentano la fobia di vomitare spesso ricorrono anche alla rassicurazione di persone fidate che conoscono il loro problema e che sono pronte a guidarle in salvo nel caso si sospetta che per la via ci sia del vomito o qualcuno in procinto di rimettere.

Può capitare che le persone emetofobiche, abbiano questa fobia da sempre e che siano riuscite a convivere con essa fino a quando non si verifica un evento, una situazione, un problema che li mette nella condizione di dover fare i conti con la paura di vomitare (ad esempio la nascita di un bambino).

Un aiuto efficace per la paura di vomitare è la terapia strategica breve che lavorando inizialmente sulla gestione delle sensazioni di ansia e panico, interviene (attraverso particolari tecniche e manovre terapeutiche)  per far in modo che la persona possa gradualmente abbandonare tutte le tentate soluzioni messe in atto per evitare e difendersi dall’oggetto della sua fobia.




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