DAL BLOG

PANICO O DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS?

DISTURBI D' ANSIA - 25/10/2020

Il trauma è una realtà della vita, ma non per questo dev’essere una condanna a vita.

Il Coronavirus ci ha sicuramente mostrato quanto l’uomo si illuda di poter controllare ogni cosa, attraverso la conoscenza e le competenze acquisite. Davanti ad un virus incontrollabile molte persone hanno sperimentato sentimenti di paura come il panico o il disturbo post traumatico da stress, che spesso vengono confusi. 

Il disturbo da attacchi di panico si distingue perché si manifesta con folgoranti attacchi di paura estremizzata che creano un vero e proprio blocco psicofisiologico: tachicardia, affanno, vertigini,  agitazione, smarrimento ecc. Non c’è una causa specifica, il panico può essere provocato da stimoli il più delle volte irrealistici oppure  può scaturire da situazioni come il trovarsi in spazi ampi, in aereo o alla presenza di un animale temuto.

Il disturbo post traumatico si identifica facilmente poiché il soggetto manifesta una ricorrente Intrusività  di immagini e pensieri relativi all’esperienza traumatica vissuta. Questa si ripropone alla persona in modo violento attraverso sensazioni e immagini mentali che lo travolgano con numerose manifestazioni sintomatiche gravi, come allucinazioni, insonnia, e agitazione estrema ed anche panico. 

Nel disturbo da panico gli stimoli non sono necessariamente minacciosi, mentre  nel disturbo post traumatico abbiamo la presenza di immagini intrusive che si presentano indipendentemente  dagli stimoli esterni oppure per effetto di situazioni o sensazioni che la persona associa all’evento traumatico.

Per entrambi i disturbi ci sono tecniche terapeuti efficaci, per il panico è nota a tecnica della “peggiore fantasia”, ovvero addestrare le persone a infliggere volontariamente le immagini più terrificanti riguardo a ciò  che lo spaventa, facendo così  in modo di sperimentare l'effetto paradosso, cioè  il fatto che più alimento ed esaspero una paura, più la mia mente si rifiuta di farlo  e il mio organismo inibisce la reazione e si rilassa. 

“Spegnere fuoco aggiungendo legna” può apparire un controsenso ma c’è una spiegazione psicofisiologica chiamata “effetto transmarginale” che spiega come il nostro sistema nervoso, se condotto a un’eccitazione sovra-soglia, tende a reagire azzerandola. Il soggetto inoltre sperimenta di poter padroneggiare la propria reazione fuori controllo, riportandola sotto il suo controllo e con un po’ di esercizio impara ad aumentare la paura, per ridurle fino a padroneggiare ed evitare che si trasformi in panico. 

Per il disturbo post traumatico è  importante invece che la persona riviva ripetutamente l'esperienza traumatica per prenderne distanza percettiva ed emotiva. 

Solitamente si consiglia di rivivere per iscritto più volte l'accaduto e le proprie sensazioni; questo compito permette alla persona  la modificazione delle reazioni, fino al completo azzeramento della sintomatologia allucinatoria e delle altre manifestazioni sintomatiche conseguenti. Il narrare attiva meccanismi mentali che tendono a far diventare colui che scrive anche colui che osserva al di fuori ciò  che sta narrando e a permettergli così  di riprocessare l'esperienza a livello non solo cognitivo ma anche percettivo. 




Il mio Blog

Alcuni consigli e articoli che possono esserti utili

Dicono di me

Hai bisogno di un aiuto per vivere a pieno la tua vita?